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foto dal set |
Il gruppo cinema ha deciso di capirne un po’ di più su
come nasce un film, siamo andati a vedere l’ultimo film di Luca Miniero "Non
c’è più religione" e ci siamo fatti raccontare da Gina Neri, che ha lavorato a
questo film, i segreti e gli aneddoti del dietro le quinte:
Gina, come nasce un film e quali sono le
fasi di realizzazione?
Un film può
nascere in tanti modi, può essere tratto da un libro, può essere inventato di
sana pianta dal regista, che la sviluppa e la propone al produttore; oppure può
essere il produttore stesso che ha un'idea e la propone un regista e gli chiede
di svilupparla; si può prendere un film straniero che è andato molto bene, comprare
i diritti e fare una trasposizione in Italia, il film in questo caso si chiama
remake proprio perché esiste già come nel caso di Benvenuti al sud,oppure si
può prendere spunto da un fatto di cronaca; insomma possono essere tanti modi
in cui nasce un film. Per quanto riguarda le fasi della realizzazione: Una
volta che si è decisa l'idea si mette in piedi una squadra di
sceneggiatori, che sono quelli che scrivono il copione, di solito tra gli
sceneggiatori in Italia c'è quasi sempre il regista. Il copione viene
proposto ad un produttore che una volta
convinto da una determinata idea dà il via al progetto. Questa
fase può durare dai
due mesi ai due anni, in seguito in un determinato tempo si producono vari
copioni e questi copioni vengono letti vengono revisionati si fanno delle note
e piano piano matura e prende la via definitiva cioè diventa l'ultima
versione.
Sì. Si
arriva quindi alla versione finale che viene distribuita a tutti i reparti e
quindi parte la preparazione cioè si devono preparare le riprese. Di solito
in Italia questa fase dura un paio di mesi, si assume tutta la troupe, ogni
collaboratore del regista riceve un copione e ognuno comincia a lavorarci per
preparare il periodo delle riprese. Ad esempio il reparto costumi comincia a
fare le prove con gli attori, Il reparto regia comincia a fare le prove e
a scegliere gli attori e tutte le figurazioni, la produzione inizia cercare i luoghi
dove girare e li propone al regista con delle foto. Il regista in questo
periodo di 2 mesi deve decidere tutto dai costumi ai dialoghi, a come si vestono
gli attori; c'è lo scenografo che deve arredare
tutti i posti e Il fonico va a fare i sopralluoghi dove si deve girare per
vedere se ci sono dei rumori che possono disturbare il film.
Insomma ognuno
fa il suo lavoro di preparazione tutto coordinato dal regista, ci sono un sacco
riunioni, ognuno espone i propri problemi le proprie difficoltà si
cercano delle soluzioni, e questa è la preparazione. Poi arrivano le
riprese, Questa fase può durare approssimativamente dalle 10/11
settimane per un film italiano, quindi tutta la troupe parte e
realizza il film. Generalmente una troupe è costituita da una
sessantina di persone ma ovviamente può variare in più in meno fino arrivare a
un massimo di 100 persone: siamo come un circo, ogni giorno tutti insieme
si parte con i camion e poi la sera si smonta tutto. Finite tutte le riprese
C'è la fase della post-produzione in cui tutte le scene vengono montate
insieme, questa fase a volte si fa contemporaneamente alle riprese del
film. Questo perché a volte L'uscita del film è programmata a breve oppure
perché registra mentre gira le scene vuole vedere come vengono montate insieme
perché ci può essere qualche cena o qualche difficoltà. Una volta finito
di montare il film il produttore è il distributore lo guardano ne danno
un'opinione sottolineando ciò che gli piace e ciò che non gli piace; c'è
un’ultima revisione del film che accontenta un po' tutti; c'è il mix
che tutta la lavorazione dell'audio, poi c'è la color che tutta
lavorazione dell'immagine cioè la correzione delle immagini al computer, e nel
frattempo ci sono gli effetti special del film, la colona sonora di cui si occupa Il
musicista, in seguito c’è il doppiaggio, i rumori poi si fa tutto un assemblaggio e viene la
copia finita, la copia definitiva viene stampata in tanti e copie
digitali, anche perché adesso è tutto in digitale non c'è più la pellicola.
l'ultimissima fase è quella che noi chiamiamo del marketing cioè l'affissione delle locandine del e anche la pubblicità
che fanno gli attori andando alle varie trasmissioni promuovendo il film. Tutto
questo dura circa due anni.
Il regista Luca Miniero che tipo di che
rapporto ha creato con il resto del cast?
Il regista
gli attori se li sceglie, è bene che abbia le idee ben chiare in quanto
deve portare gli attori a recitare come lui vuole, comunque Luca un regista che
crea un buon clima con gli attori sul set soprattutto poi con Bisio e con
Angela Finocchiaro con cui è da tempo che lavora, ma anche con Gassman. Poi
piano piano andando avanti con le riprese si crea un'intimità e anche perché si
vive tutti insieme nello stesso luogo e spesso La comicità del film nasce anche
sul set infatti si scherza e si fanno delle battute. Luca è molto disponibile
con gli attori è sempre pronto ad accogliere dei suggerimenti e delle idee. È
questo il rapporto con gli attori, poi invece il rapporto con la troupe che è
tutta un'altra cosa infatti il regista tende a lavorare sempre con le stesse
persone di cui conosce pregi e difetti, così la troupe può rendere subito al
massimo.
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foto dal set |
Pensando ad un film solitamente pensiamo
alla parte creativa, quanto è importante la parte creativa e quanto quella
tecnica ?
Questa è una
domanda difficile…...Come in tutte le arti c'è una parte tecnica
Importantissima, soprattutto nelle arti collettive dove il mio lavoro deve
essere il coordinatore con il tuo. La parte tecnica è enorme come ad esempio
piove e ci dovrebbe essere il sole e si deve girare, abbiamo tante questioni
tecniche da affrontare e questo non deve influire sulla creatività del film,
cioè il regista deve avere la libertà di poter cambiare le cose di farsi venire
un'idea migliore, di creare qualcosa lì per lì. Il sistema non deve
essere troppo rigido c'è bisogno di una certa flessibilità altrimenti non ci
sarebbe spazio per cambiare niente, spesso si esce dalla sceneggiatura stessa.
In questo ultimo film Non c'è più religione di Luca
Miniero addirittura abbiamo aggiunto un personaggio che non esisteva nella
sceneggiatura, la guardia del corpo di Gassman che si chiama Fuffi segnalato
direttamente da Gassman per la sua particolare fisicità.
Claudio Bisio e Alessandro Gassman al di
fuori del loro ruolo di attore che tipo di persone sono?
Gassman è
fichissimo è una persona molto brillante molto colta è molto legato a Roma ci
tiene tantissimo, è uno che sul set è sempre tranquillo e molto carino, ha
aiutato molti ci tiene tanto ed è uno propositivo. Claudio lo conosco da tanti
anni lui è un simpaticone e il giullare del set spara un sacco di cazzate e ha
un'energia pazzesca non sta mai fermo lo devi abbattere, prima del ciak fa
ridere gli attori fa un grande casino anche lui è una persona molto carina ci
tiene tanto che il film venga bene anche lui è molto propositivo ogni tanto…quando
Claudio inforca i suoi occhialini e viene al monitor vuol dire che c'è qualcosa
che non va….. e da lì capiamo che c'è una battuta che non gli piace, che gli
sembra che non voglia dire niente o che non fa ridere, questo è il suo modo un
po' più serioso.
In che consiste il tuo lavoro di preciso e
quali sono le difficoltà?
Io praticamente seguo
la continuità che si occupa tra
l’altro di fattori economici, infatti, il film è costosissimo, il nostro
problema è il tempo, cioè, dobbiamo girare in meno tempo possibile tutte le
scene quindi nella fase di preparazione, quando ognuno di noi prepara il film,
c'è il reparto regia insieme al reparto di produzione che crea un piano per
ottimizzare le riprese ovvero per utilizzare il minor tempo possibile. In
questo piano ovviamente si da precedenza alle cose che fanno perdere più tempo
come gli spostamenti di tutto questo baraccone, ad esempio questo film noi
l'abbiamo girato un po' alle Tremiti un po' in Gargano poi siamo andati a
Manfredonia poi delle cose le abbiamo girate qui a Roma quindi prima di tutto bisogna
capire come fare meno spostamenti possibili, non si può andare 8 volte
alle Tremiti, una volta che sei lì devi girare il tutto quello che c'è da
girare lì quindi il copione viene smontato in varie cartelle, ci saranno la
cartella delle Tremiti quella di Manfredonia quella del Gargano quella di Roma
e via dicendo, ci sono ad esempio delle scene che vengono tagliate in tre pezzi
perché non è detto che una scena sia girata tutta in un posto e altrimenti si
mischia tutto. Poi la produzione decide di partire,ad esempio, dalle Tremiti viene
presa la cartellina delle Tremiti e si considerano le scene e
contemporaneamente si contattano glia attori per conoscere la loro
disponibilità, perché gli attori non è che sono sempre disponibili, ad
esempio nel film in questione vi erano due attori che venivano dalla Francia e
si è cercato di fare in modo che una volta sul luogo delle riprese non
dovessero fare avanti indietro.
Per questo regia
che deve fare un piano di lavoro che tenga conto di tutti questi problemi. Altro
esempio è quello degli animali: il Lama che si vede nel film veniva da Ravenna va
da sé che tutte le scene che prevedevano il lama dovevano essere girate
insieme. E’ per queste esigenze che le scene non vengono girate in modo
consequenziale: in un giorno si può girare la scena 20 un pezzo della scena 90
un quarto della scena 80 e il mio lavoro consiste nel fatto che io debba
mantenere una continuità per non sbagliare. Io devo fare in modo che ogni scena
sia coerente alla seguente e alla precedente cioè che non ci siano delle incongruenze,
ad esempio se nella scena precedente un determinato attore aveva la barba lunga,
nella scena seguente non può avere la barba tagliata. Il mio lavoro consiste
nel tener presente tutti quei dettagli che fanno in modo che ci sia un senso in
tutto questo mischiare delle scene. Ho varie tecniche per ricordare le cose
prima di tutto mi scrivo tutto poi ciò che generalmente devo tener presente e
ciò che non devo tenere presente, mi devo ricordare solo i dettagli che si “attaccano”
prima e dopo una scena e le scrivo. Generalmente faccio tante foto e ho la possibilità di rivedere il girato. E’
importante per me appuntare tutti i cambiamenti al copione, Infatti può
capitare che il regista mi chieda le conseguenze dei cambi di alcune battute e
io devo poter dire al regista in poco tempo se il suo cambiamento ha un senso
nella scena seguente e in quella precedente oppure no, quindi devo conoscere il copione benissimo.
E’ di mia competenza tutta la parte tecnica di preparazione al montaggio,
la memoria, aiutare il regista a ricordare ciò che abbiamo già girato e
cosa si può aggiungere e se la scena sia completa in tutte le sue inquadrature.
Come è nata l'idea di questa sceneggiatura
del film Non c'è più religione?
Praticamente dai
sondaggi Istat che parlano della denatalità degli italiani e dal
fatto che tale dato migliore considerando gli immigrati che vivono in Italia. Questo
fatto ha sempre colpito Luca Miniero insieme al tema dell'integrazione che è un
po' il suo tema: Nord e Sud, di persone con religioni diverse, persone
con culture diverse.
Thor
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