Spesso di recente si sentono in giro pareri negativi circa i social network, internet etc. Questi pareri mi sembra che un po' manifestino una sorta di fastidio verso questi nuovi media a disposizione di tutti, fino a giungere a una sorta di denigrazione dei social network, prendete ad esempio il discorso sulle fake news che va per la maggiore. Vi dico subito che io non condivido questo fastidio, anche e soprattutto perché questo fastidio lo conosco bene, è un fastidio diretto contro la classe operaia. La classe operaia da' fastidio già solo quando è muta, figuriamoci quando si mette a diffondere il suo particolare pensiero e punto di vista sulla realtà. Quindi quello che è successo negli ultimi decenni è un progresso dal punto di vista tecnologico ma non sociale: è stata data ad ognuno la facoltà di avere un giornale e una TV personale, però con tristezza si deve riconoscere che per adesso quasi nessuno usa questi strumenti per fini nobili, ma spesso diventano mezzi per esprimere la propria frustrazione, odio e rabbia dovuta alla mancanza di potere politico. Più che dare voce a potenziali punti di vista alternativi, questi nuovi media diventano ulteriori ripetitori del senso comune e di quello che viene detto dal parlamento dalle televisioni. Quindi in sintesi io sono d'accordo con l'introduzione dei nuovi media ma non con l'uso che se ne fa. Il popolo avrebbe in teoria uno o più strumenti per far sentire la propria voce ma poi in pratica vincono ancora una volta le televisioni fino a giungere all'obbrobrio della società Open di Enrico Mentana, che non contento di avere in mano le TV, vuole mettere sotto controllo pure i social network!
Fantozzi ragionier Ugo
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