Un tuffo nella storia e nell' arte eccelsa del nostro paese nonché dei nostri artisti. E sottolineo, “nostri”, orgogliosamente. E nessuno ce li potrà mai togliere. Gian Lorenzo Bernini, Michelangelo Buonarroti, Carlo Maderno, Bramante, Raffaello Sanzio, Giacomo della Porta, ed altri ancora. Innumerevoli mani e tanti tanti anni ci sono voluti per dare forma alla basilica più bella e grande del mondo: la Basilica di San Pietro. Una visita guidata grazie alla quale abbiamo arricchito la nostra conoscenza di essa. Chicche di storia, di arte, di sapere. Tutto racchiuso in un unico edificio. E che edificio! La storia e l'arte in persona. Una basilica risalente al IV secolo, fatta costruire dall' imperatore Costantino nell' area del circo di Nerone e della necropoli dove, secondo la tradizione, è stato sepolto l' apostolo Pietro dopo la sua crocifissione, dal quale prende appunto il nome. Egli è stato qui crocifisso a testa in giù per sua stessa volontà perché non degno di essere crocifisso come Gesù Cristo, ovvero a testa in su. Più di centocinquanta statue adornano l' enorme colonnato, la cui forma a emiciclo è stata studiata per ricordare la forma di un abbraccio che circonda i fedeli che si riuniscono nella piazza per ascoltare il Papa. Entrando al suo interno possiamo poi assistere all' esplosione artistica del genio: Michelangelo. Le dimensioni sono a dir poco smisurate e lasciano sbalorditi coloro che vi entrano. Decorazioni e sfarzo ovunque. Ecco, qui, su questo punto, mi sento legittimato a fare la mia principale critica: Tutto questo sfarzo, questi materiali preziosi, i marmi di Carrara, l' oro, il bronzo, mi sembrano un po' eccessivi a dire la verità. Per non parlare poi delle spese di manutenzione di tutto questo, che sono ingentissime. Certo, ci guadagnano gli addetti alla manutenzione, però... Troppo secondo me, per una Chiesa che dovrebbe essere dei poveri e per i poveri. E di conseguenza, dovrebbe essere essa stessa “povera”. I materiali che la costituiscono dovrebbero essere poveri, o per lo meno non così preziosi; anche se non per questo scadenti. Materiali normali che rispecchiano la semplicità della vita quotidiana delle persone. Un povero che entra nella Basilica e si trova di fronte a tutta questa ricchezza, presente e visibile ovunque esso guardi, a mio avviso non può fare altro che suscitargli delle domande, tante domande. Perché la Chiesa, che è rivolta ai poveri, ai bisognosi, che parla di bontà, di uguaglianza, e appunto, di povertà, e che ci dice di non essere mai attaccati ai beni materiali, di non essere avidi di denaro, essa stessa possiede tutta questa ricchezza?
White Cosmos
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