Lungi da me cimentarmi in critico d' arte ma la mostra d' arte del nuovo millennio "Low Form" al maxxi di Roma, mi permette di esprimere le mie impressioni ed emozioni. Siamo ben lontani dai colori ad olio, le figure artistiche sono fatte da proiettori, computer e programmi vari e il guardare un quadro dipinto e immagini da un video evocano emozioni, chiamiamole così, diverse. Nel quadro c' è una visione più distaccata, più profonda, nell' immagine digitale c' è più contatto con la mente che regola le emozioni, non è l' anima. Gli occhiali che ti danno l' impressione di essere realmente in un bosco, sono totalmente diversi dai quadri di De Chirico o Dalì. Comunque bravi questi giovani artisti, è stata una bella esperienza.
Alcatraz
Il mondo va avanti. Ed insieme ad esso la tecnologia, e quindi eccoci qui a vedere una mostra sull'intelligenza articificiale al MAXI di Roma. A parte un piccolo intoppo iniziale in quanto non riuscivamo a trovare quel benedetto ingresso, la mostra si è rivelata alquanto bizzarra, con opere dal significato apparentemente inconprensibile o per lo meno molto ben celato, concepito così, a mioo parere apposta per stimolare la capacità di ragionamento delle persone. Personalmente, visto il titolo della mostra, mi sarei aspettato circondato da macchine robotiche o addirittura veri e propri robot alla Asimov che mi venivano incontro per interagire in qualche modo con me, o magari qualcosa di meno umanoide come per esempio dei semplici bracci meccanizzati capaci di svolgere innumerevoli funzioni a seconda del loro scopo invece mi sono trovato davanti a concetti di intelligenza artificiale totalmente spiazzanti ed inaspettati. Molte delle opere esposte consistevano in semplici schermi che riproponevano situazioni al limite della follia, il cui significato nella maggior parte dei casi sono riuscito difficilmente a comprendere. Eccetto che tra l'altro, su di me hanno fatto chi più chi meno anche tutte le altre opere. Gli unici che hanno rispettato le mie aspettative, sono stati dei bracci robotizzati in movimento attaccati al muro. Nel conplesso questa mostra, ribadisco, mi ha lasciato molto stupito e smarrito a causa della bizzaria delle sue opere.
White Cosmos
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